

Leandro Paradisi
Bruxelles mi accoglie mostrandomi il suo lato migliore e più raro, quello di una città del nord Europa con cielo terso e un clima temperato. Questa inaspettata sorpresa si sposa perfettamente con il progetto di recarmi nella città che mi accoglierà per il prossimo anno scolastico con una settimana di anticipo per poterla visitare ( foto 1 foto ) e prendere confidenza con i mezzi di spostamento che mi porteranno dalla casa che ho affittato situata nel comune di Auderghem (uno dei più lontani dal centro storico ma non per questo meno bello) fino in centro.

Per ciò che concerne gli spostamenti nella capitale d'Europa, in qualità di studenti avete l'opportunità di entrare nei musei e di spostarvi spendendo veramente poco. Una specifica è d'uopo: lo status di studente "vale" fino a 25 anni. Cosa significa all'atto pratico? Entro le prime due settimane di corso vi daranno il badge (entro la prima settimana, in attesa della stampa del bagde, avrete un foglio che attesta la condizione sociale di studente) e potrete andare a fare l'abbonamento dei mezzi che per gli studenti under 25 costa 12 euro per l'intero anno! Per tutti gli altri studenti che hanno superato l'età sopra indicata questa facilitazione economica purtroppo non è attiva e si spende 50 euro al mese (o 500 euro per 12 mesi).
Parlando del conservatorio o meglio dei conservatori, Bruxelles ha un'anima divisa in due: una parte francese e una fiamminga. La divisione è presente anche a livello scolastico: Bruxelles ha due conservatori, uno francofono e uno fiammingo (in quest'ultimo la lingua dei corsi è l'inglese, infatti, se non conoscete il francese, considerate di mandare l'application a quello fiammingo). Avendo frequentato quello francofono dell'altro non posso essere specifico quindi non ne parlerò La maggior parte dei corsi (per la sezione jazz si parla della totalità) hanno luogo nella sede sita in Rue du Chêne, a due passi dal Mannekin Pis, statua simbolo della città di Bruxelles. L'altra sede (quella storica) è ubicata in Rue de la Régence, strada che collega il Palais Royale all'immenso Palais de Justice. Gli spazi sono funzionali alle lezioni anche se la gestione di questi non è ottimale: unica vera pecca del conservatorio di Bruxelles è l'impossibilità di prenotare le aule per studiare. Questo causa code allo sportello della reception per cercare aule libere e risulta scomodo per tutti quegli strumentisti che non possono praticare a casa il loro strumento. Oltre a questo problema organizzativo, consiglio una volta iniziate le lezioni, di chiedere ai professori se hanno correttamente ricevuto la vostra mail per potervi contattare. Per mia esperienza la gran parte l’avevano ma è sempre bene fare un check perché la comunicazione può non esser stata passata a tutti.

Tolti questi due aspetti negativi riguardanti l’organizzazione, la vita all'intero delle aule è molto interessante: come già detto le lezioni sono in francese e sono tenute da professori provenienti da ambienti musicali eterogenei. Alcuni dei nomi che compongono la rosa del corpo docenti con cui ho avuto modo di studiare:
Victor da Costa, chitarrista di origine brasialiana professore di strumento e combo brasiliano (https://open.spotify.com/track/5Ybat5nOCADW0qc42F3BIusi=8585228d669b428a);
Vincent Bruynick professore belga professore di pianoforte e coordinatore del gruppo "Dave Holland" (https://open.spotify.com/track/74JuYJv7MLHvY8dUaj3nfPsi=d13328b1eaa2488d) ;
Manuel Hermia professore di sassofono e del combo "Indian Jazz, Raga Maqam " e combo “Free Jazz” (https://open.spotify.com/track/1I8qPHPEQjRQMD3UlHKNCdsi=1536aacb59cc4aa3).

Altro aspetto di punta del conservatorio di Bruxelles è l'attenzione al ritmo: Arnould Massart (http://www.conservatoire.be/etudes/enseignants/massart-arnould.html), andato in pensione proprio quest'anno, ha fondato il dipartimento "BAR", sezione del conservatorio che si occupa dello studio dei ritmi più diversi provenienti da tutto il mondo. Agli studenti di JAZZ non è permesso partecipare alle lezioni del suddetto dipartimento ma nel percorso di studi, per tutti e cinque gli anni, hanno la materia "Ritmo". Nel mio anno (Biennio 1, ricordate si entra sempre un anno indietro rispetto al programma italiano...è una sorta di procedura) abbiamo trattato i ritmi indiani: il programma consisteva nella recitazione di pattern ritmici tipici del nord dell'india e di un'improvvisazione ritmica utilizzando i fonemi tipici... una challenge veramente divertente! Infine altro aspetto lodevole del conservatorio, più precisamente delle lezioni di arrangiamento, è il riscontro pratico degli argomenti trattati: ogni due lezioni (circa) il docente (nel mio anno è stato Piotr Paluch https://open.spotify.com/ track/06YmiIk8hf4h0bbqL4l2QR?si=cb99bdf183a44b07 , https:// open.spotify.com/track/6KU9SIPUvSFlMaPnZbZ7S0?si=cc9849d31dd44383) chiede agli alunni di produrre un lavoro e si tenta di organizzare una sessione di registrazione, o di esecuzione live in classe, di quanto si è prodotto, il che rende tutto molto motivante. Quest'anno inoltre è stato un anno particolare: era il centenario della nascita di Toots Thielemans e il comune di Bruxelles ha deciso di organizzare una manifestazione per rendergli omaggio. Al fine di produrre un concerto commemorativo, sono stati interpellati gli allievi dei corsi di arrangiamento dei bienni dei due conservatori della capitale per scrivere gli arrangiamenti dei brani proposti, è stato un vero challenge! (https://www.bozar.be/en/calendar/toots-100-beyond)
Credo che il vero fiore all'occhiello del Conservatorio Reale di Bruxelles sia la musica d'insieme: quello che vi attende è la possibilità di scegliere fra dieci tipologie di Combo differenti! Si possono frequentare fino a un massimo di tre combo per semestre con la possibilità di essere valutati o su uno o su tutti e tre. Potrete scegliere tra Indian Jazz, Fusion/Contemporaneo, Stile ECM e altri. Il coordinatore vi domanderà la vostra preferenza in merito alla tipologia del combo e cercherà di formare gli ensemble più equilibrati, rispettando i voleri di tutti (può capitare di non riuscire ma a quel punto si può trovare un compromesso). Avere la possibilità di mettersi alla prova con cosi tanti stili nel modo più dettagliato è qualcosa di iper arricchente che vale a mio avviso l'anno speso oltralpe.
Al di là dell'offerta formativa, sono le persone a rendere quest'esperienza preziosa e unica. I compagni di viaggio che troverete provengono dai quattro angoli del pianeta e il semplice fatto di conoscerli e entrare nel loro mondo, condividendo un segmento di vita e/o di studio insieme ha valore incalcolabile.

Per ciò che concerne l'alloggio trovate alcuni link utili nella pagina del conservatorio "Logement" o "Vie Etudiante". Esiste anche un gruppo Facebook per gli allievi del conservatorio dove di tanto in tanto gli allievi pubblicano annunci. Personalmente ho fatto la scelta di vivere distante dal centro in una zona molto verde e tranquilla (a due passi avevo l'inizio di una foresta magnifica; certo è che se si vuole vivere a pieno la vita notturna della capitale è bene avvicinarsi al centro accettando di spendere un pò di più (mediamente di parla 600 euro mensili...ma credo che spulciando si possa trovare a meno). Bruxelles è tra le città europee con più zone verdi in Europa e ha un sistema di piste ciclabili iper ramificato e in buonissimo stato il che rende la città attraversabile velocemente con l'ausilio di un monopattino elettrico (con la bici si fa ma visti i sali scendi è un pò più impegnativo).
TIPS
Siate propositivi, andrete a vivere in un ambiente pronto a ricevere e accogliere le novità. Sfruttate al massimo questo fattore.
Con un buon inglese nella capitale d’europa si vive tranquillamente tuttavia la maggior parte degli allievi se non la totalità parla francese. Considerate di prendere un corso di lngua prima di partire. Oltre a ciò usate al massimo la piattaforma OLS messa disposizione dal sistema Erasmus
Non aspettate la bella stagione per fare i turisti. Il secondo semestre si riempirà di impegni legati al conservatorio (Maggio lo passerete a preparare e dare esami). Partite per le città vicine (o per Bruxelles stessa) appena ne avete occasione!
Uscite sempre con l’ombrello…anche se dalla finestra scorgete un cielo terso, non è detto che dopo mezz’ora la situazione non cambi drasticamente!
Per domande o dubbi potete contattarmi alla mail: paradisileandro@yahoo.fr